Molte volte, parlando con amici o leggendo in giro mi sono imbattuto in questa parola "Stregoneria Tradizionale", "Vecchia Religione"... alcune volte ero turbato, altre volte incazzato, altre volte ho fatto spallucce.
D'altronde chi sono io per immischiami nelle paludi di certi ragionamenti.
Molto spesso si sente parole, voci, "io seguo la stregheria italiana" oppure "io seguo l'antica religione", come se le nostre antenate davvero pregassero, in tutta Italia, dalle Alpi all'Etna, una sola divinità, una sola triade... niente di più sbagliato e fuorviante.
Chi parla in questi termini o sa poco o non sa nulla o peggio ancora fa finta di sapere, millanta chissa cosa, ma è tutto fumo buttato negli occhi di incauti, innocenti neofiti.
Sappiate che la famosa "Stregheria" così com'è conosciuta ultimamente è un enorme, colossale bufala.
Non si pregava Aradia, non si pregava SOLO Diana, ma un Pantheon Romano di tutto rispetto... dato che la stregoneria affonda le sue radici prettamente in quella vasta cultura sacra che era la Civiltà Romana, ma anche dai culti che dopo il 204 a.C., cominciarono a giungere nell'Urbe, primo fra tutti il culto della Grande Madre Cibele, dall'Anatolia ( l'odierna Turchia ).
A Benevento, la famosa città delle streghe, era fiorente e importante il culto della dea Iside.
E' impossibile, dunque, parlare di una stregoneria, pagana, che racchiuda tutta l'italia e i suoi praticanti, impensabile.
Non si può e non si deve accostare la Janara campana, con la Masca piemontese.
Ogni città, nei tempi antichi, aveva la sua Divinità tutelare: come si può solo lontanamente pensare solo a Diana, come Ente della stregoneria, è molto limitante. Lei stessa, la dea, ha vari aspetti, come l'ambigua e oscura Hecate.
Prima di prendere un libretto di fantomatica stregoneria tradizionale, cercate di studiare con criterio le basi di questa evoluzione della sacralità antica... un bel compendio di mitologia greco-romana, non farebbe male a nessuno.
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